CHIISAI OUCHI
Come sempre Rai3 regala quelle chicche imperdibili, quei film introvabili, mai sentiti che normalmente non si riescono a trovare ed è successo proprio con The Little House, opera del regista Yoji Yamada, uno dei miei preferiti.
The Little House racconta le memorie di una donna anziana durante il periodo della seconda guerra mondiale, in un Giappone letteralmente diverso dai giorni odierni. Alla sua morte, il nipote Takeshi trova l’autobiografia che aveva scritto la sua pro-zia insieme a lui qualche tempo addietro. Ripercorre così attimi intensi di una donna che purtroppo ha vissuto sempre nell’ombra, in una posizione sociale di inferiorità, ma che le ha regalato momenti dolci in un periodo caotico come la seconda guerra mondiale. Taki così lascia ai posteri i ricordi del suo trasferimento a Tokyo come domestica in una bellissima casa dal tetto rosso, la convivenza con i coniugi Masaki, intrecciando una grande amicizia con la signora Tokiko. L’idillio purtroppo verrà messo a dura prova con la guerra e una piccola debolezza della signora Tokiko.
In questo film possiamo toccare la delicatezza di una donna molto anziana arrivata alla sua fine, con i sensi di colpa per un piccolo gesto innocuo, ma pieno d’amore. Ancora una volta Yoji Yamada colpisce dritto al centro del cuore, in una vicenda familiare che tocca cinquant’anni di storia giapponese, sottolineando come i legami affettivi non cambiano con il passare del tempo, ma diventano ricordi struggenti. The Little House mi ha fatto ricordare tantissimo il libro che ho letto questa estate, Il Peso dei Ricordi, che Vi invito a leggere, perché sono storie molto affini che riempiono gli occhi di una velata lacrima crepuscolare.
Una chicca, in questo film troviamo attori presenti in altri film di Yamada-san, come in Tokyo Family e Kyoto Story.
TITOLO: CHIISAI OUCHI; REGIA: YOJI YAMADA; CAST: CHIEKO BAISHO, SATOSHI TSUMABUKI, TAKAKO MATSU, HARU KUROKI, HIDETAKA YOSHIOKA, ISAO HASHIZUME; DURATA: 136minuti; ANNO: 2014; GENERE: DRAMMATICO.
VOTO: 8. Il webmaster manuenghel © 2018