
BAKEMONO NO KO
Ogni tanto quando inizio una recensione scrivo “dopo tanto tempo finalmente l’ho visto” e questa piccola frase calza perfettamente a pennello oggi.
The Boy and the Beast è uno di quei film in lista da molto tempo e mai visti, un grande peccato visto la qualità del lungometraggio di Mamoru Hosoda.
La storia è incentrata su Kyuta, un bambino che ha perso da poco la madre per un incidente stradale e si ritrova completamente da solo, visto che il padre è scappato dalle sue responsabilità. Kyuta, per non stare con i parenti, scappa tra le strade di Shibuya, nella povertà, vagabondando nel caotico quartiere. Una sera si presenta davanti a lui un essere animalesco che lo invita a seguirlo, ma poi se ne va via, lasciando il bambino a bocca aperta. Kyuta incuriosito lo segue e tra gli stretti vicoli della città si ritrova magicamente in un altro mondo, popolato da animali antropomorfi. Kyuta è meravigliato e terrorizzato, ma poi rincontra quello strano essere che è Kumatetsu, uno dei due più grandi maestri di quel mondo. In quel periodo Il Grande Maestro ha indetto una sfida tra Kumatetsu, grande e forte, e Iozen, amato maestro con decine di discepoli e una vita integerrima. La sfida tra i due decreterà il nuovo Gran Maestro, ma per potersi svolgere il combattimento, Kumatetsu dovrà avere un discepolo. La bestia così decide di prendere sotto la sua ala proprio Kyuta, ma tra i due la convivenza non è per niente facile, entrambi sono cocciuti, arroganti, rissosi e con poco spirito di amicizia. Il tempo passa, ma tra i due, nonostante le litigate, nasce un profondo legame che li farà crescere nell’animo, imparando l’uno dall’altro. Ormai più che adolescente Kyuta un giorno si ritrova per caso di nuovo nel suo mondo “umano”, cambiato, ma sempre caotico. Lì conoscerà una ragazza dolce e sola, ma soprattutto capirà che in ogni umani c’è un buco di tenebra da tenere sotto controllo, altrimenti…
The Boy and the Beast è un ottimo film d’animazione, realizzato dal grande Mamoru Hosoda, già regista di “La ragazza che saltava nel tempo“, “Summer Wars” e “Mirai“. La storia è molto avvincente e soprattutto complessa, articolata, Hosoda riesce sempre a legare la semplicità con la complessità in un anime. In The Boy and the Beast il tema è la solitudine e la sensazione di inadeguatezza che ognuno di noi ha, ma che per molti è ignorata, mentre per altri è una costante presente in ogni attimo della propria vita e il “buco di tenebra” presente nella storia ne è una chiara rappresentazione di ciò. I personaggi sono ben caratterizzati, proprio nello stile di Hosoda, ognuno ha una sua storia che viene resa chiara, senza tralasciare niente. Forse l’unica nota stonata, se così si può scrivere, è la troppa velocità degli eventi, come accade nei film del regista, ma questo perché altrimenti il film durerebbe quattro ore e non due, ma la bravura di Hosoda di rendere questa “velocità” un qualcosa di avvincente e irrefrenabile fa si che i suoi film facciano sempre tenere il fiato sospeso.
In conclusione The Boy and the Beast è un grande film d’animazione, pieno di sentimenti forti e taglienti e con una storia che fa trattenere il fiato fino alla fine, con qualche lacrima come Hosoda ci fa avere sempre.
TITOLO ORIGINALE: BAKEMONO NO KO; REGIA: MAMORU HOSODA; DURATA: 119MINUTI; ANNO: 2015; GENERE: FANTASTICO.
VOTO: 7,5. Il webmaster manuenghel © 2022
La spada nel cuore…è una cosa fondamentale!
La frase…