THE KARATE KID
Chi non conosce Karate Kid? E’ un film diventato un cult subito negli anni 80′, una storia appassionante, che insegna come la violenza sia sempre sconsigliata. The Karate Kid è uno di quei film che istruiscono, che appassionano, come ormai pochi lungometraggi sanno fare.
La storia racconta di Daniel Lo Russo, un ragazzo che si trasferisce con sua madre in una nuova cittadina e non entusiasta ricomincia una nuova vita. Nonostante le prime difficoltà riesce piano piano ad integrarsi tra i suoi coetanei stringendo amicizia con Freddy che una sera lo porta con sé ad una festa. Durante la serata Daniel conosce una bellissima ragazza, Ali, e come un buon adolescente cerca di conquistarla, ma purtroppo lei è già ambita da un ragazzo sbruffone, Johnny, ex della ragazza. Daniel vorrebbe frequentare Ali, ma purtroppo ha paura di quei bulli che guarda caso a scuola lo prendono di mira. Visto che gli piacciono le arti marziali decide di entrare in una palestra per imparare a difendersi, ma scopre che la palestra è frequentata proprio da Johnny quindi rinuncia. Purtroppo una sera Johnny e i suoi amici “beccano” Daniel da solo e lo picchiano a sangue, ma proprio in quel frangente arriva in suo soccorso uno strano individuo, di piccola statura, il sig.r Miyagi, suo vicino di casa, che con quattro mosse stende i bulli e salva il ragazzo. Miyagi porta Daniel a casa sua per curargli le ferite e inizia così una profonda amicizia tra i due. Daniel vorrebbe che Miyagi gli insegnasse il karate, ma quest’ultimo rifiuta e decide di accompagnare Daniel e fargli scacciare la paura che ha nei confronti di Johnny. Andati nella palestra Miyagi chiede spiegazioni al maestro del Dojo che, da buon cattivo di turno, non accetta spiegazioni. Miyagi si trova così a sfidare tutti nel torneo cittadino di karate strappando la promessa che nessuno avrebbe toccato Daniel fino alla manifestazione. Inizia così un allenamento alle aeti marziali non molto convenzionali, facendo concepire però a Daniel che ogni cosa è karate, ogni movimento, ogni respiro.
Devo dire che nonostante siano passati più di trant’anni il film mantiene il suo fascino intenso e garbato, senza parolaccie, doppi sensi strani e così via. La trama fluisce in modo semplice, rende la visione piacevole e appassionante. Questo lungometraggio ha riacceso negli anni 80′ l’interesse per le arti marziali, fu un successo planetario che diede fama ai protagonisti. La storia non è complicata, ma dietro si cela un grande insegnamento, cioè non bisogna vincere per forza, non bisogna avere paura di perdere, bisogna impegnarsi, mettercela tutta, questo è il fine della vita. Non è importante arrivare ad una conclusione, ma è importate come ci si arriva. Questo è l’insegnamento del maestro Miyagi, il grande Pat Morita, che regala al giovane amico, un adolescente rinunciatario come lo siamo stati tutti.
Quanta nostalgia nel rivederlo, questo film mi ha insegnato molto. Lo consiglio vivamente a tutti di guardarlo almeno una volta nella vita, perché film del genere ormai non esistono più, anzi ne esistono davvero pochi. Consigliatissimo!
TITOLO ORIGINALE: THE KARATE KID; REGIA: JOHN G. AVILDSEN; CAST: RALPH MACCHIO, NORIYUKI PAT MORITA, ELISABETH SHUE, MARTIN KOVE, WILLIAM ZABKA; DURATA: 126minuti; ANNO: 1984; GENERE: DRAMMATICO, SPORTIVO.
VOTO: 8. Il webmaster manuenghel © -2011-2021
Revisione della recensione: 26-09-2021.
La frase…
Prima lava tutte le macchine. Poi le lucidi, con la cera. Devi dare la cera con la mano destra e la devi togliere con la sinistra. Dai la cera, togli la cera. Il respiro lo prendi con il naso e lo emetti dalla bocca. Dai la cera, togli la cera. Non dimenticare il respiro é molto importante.