The Karate Kid 2 – La storia continua

The Karate Kid 2 - La storia continua

THE KARATE KID: PART II

Il torneo è finito, Daniel ha vinto, la felicità è alle stelle e l’estate è alle porte. Purtroppo Daniel viene a sapere dalla madre che probabilmente dovranno trasferirsi di nuovo, questa volta però per un piccolo periodo di tempo per poi tornare di nuovo a casa. Il giovane non è per niente felice, ma grazie a Miyagi riesce ad ottenere di rimanere a casa del maestro giapponese, in cambio lui dovrà aiutarlo, come sempre. Prima però che tutto questo accada, Miyagi riceve una lettera da una sua vecchia amica e grande amore del passato, che lo informa sullo stato precario della salute del padre. Miyagi decide di partire per Okinawa e Daniel decide di seguirlo, preoccupato per la faccenda, molto dolorosa, del suo maestro. Arrivati all’aeroporto di Okinawa, Daniel e il maestro Miyagi vengono accolti da un giovane ragazzo giapponese che li invita a seguirli in macchina, questa però è una scusa, infatti il giovane è il discepolo di un vecchio amico-nemico di Miyagi che nonostante i decenni passati vuole vendetta e combattere contro il maestro giapponese. La disputa è il cuore della donna che entrambi hanno amato e che per questo Miyagi scappò in America per evitare il confronto con il suo amico Sato. Miyagi ovviamente non vuole assolutamente combattere contro Sato, il tempo ha seppellito ogni timore o odio per lui, ma per Sato è diverso e lo sfida ad un duello. Tra duelli, nuovi insegnamenti e l’amore si evolve questo secondo capitolo di un film entrato nella storia del cinema anni 80′.

Ecco la seconda parte di Karate Kid, che personalmente preferisco molto di più rispetto al primo, sarà perché è ambientato in Giappone? Però secondo me la trama è più complessa, più strutturata rispetto al primo capitolo, forse meno sempliciotta rispetto al primo film. Devo dire che le motivazioni di Sato nei confronti di Miyagi per sfidarlo a duello sono un po’ troppo stile “vecchio giappone feudale”, dove l’onore è più importante di ogni cosa, ma la faccenda intriga moltissimo. L’interpretazione degli attori segue perfettamente il filo del primo capitolo, anzi trovo molto ben realizzato il personaggio di Miyagi, meno maestro, più uomo e amico. Toccante la scena subito dopo la morte del padre di Miyagi, dove di fronte al mare lui e Daniel parlano della vita e al maestro scappano lacrime di dolore per la grave perdita. Le musiche sono tipiche degli anni 80′, che al mio cuore nostalgico picciono molto.

Il mio consiglio è di vederlo, anche se non avete visto il primo  film, infatti la peculiarità di questo lungometraggio è dato dal fatto che nonostante sia il seguito del primo grande successo la storia tende a staccarsi e “vivere di vita propria“. Consigliatissimo

TITOLO ORIGINALE: THE KARATE KID: PART II; REGIA: JOHN J. AVILDSEN; CAST: NORIYUKI PAT MORITA, RALPH MACCHIO, YUJI OKUMOTO, TAMLYN TOMITA; DURATA: 113minuti; ANNO: 1986; GENERE: AZIONE, DRAMMATICO.

VOTO: 9. Il webmaster manuenghel © 2011-2021

Revisione della recensione: 03-10-2021.

La frase

Miyagi-san: Regola numero 1, karate è solo per difesa.

Regola numero 2, prima impara regola numero 1.