
MOSHI MOSHI SHIMOKITAZAWA
Dopo aver perso il padre in quello che ha tutta l’aria di esser stato un doppio suicidio d’amore, Yoshie si trasferisce dalla sua casa di Meguro a un minuscolo e vecchio appartamento a Shimokitazawa, un quartiere di Tokyo famoso per le sue stradine chiuse al traffico, i ristoranti, i negozietti, nonché meta degli alternativi della capitale. Qui Yoshie spera, aiutata dall’atmosfera vivace, di superare il dolore e dare una nuova direzione alla sua vita. Un giorno, però, sua madre le si presenta a casa all’improvviso con una borsa di Birkin di Hermés e qualche sacchetto. Inizia così una bizzarra convivenza che unisce le due donne lungo il percorso di elaborazione del lutto che le ha colpite, le pone di fronte a verità inaspettate, le aiuta a scorgere fiochi lumi di speranza nel buio di una quotidianità ferita. Moshi Moshi – “pronto” al telefono – è il racconto di una rinascita, la favola delicata e struggente della vita di un quartiere, la storia di una madre, di una figlia, di un grande dolore e di qualche piccola felicità inattesa. Tratto dalla terza di copertina del libro
Quali possono essere le mie considerazioni su un libro della mia autrice preferita? Rispetto all’ultimo libro che avevo letto, Moshi Moshi è decisamente superiore sotto ogni punto vista. Ritrovo Yoshimoto-san in ogni suo aspetto, però con questo libro è ancora più “intima”, sottile, dolce e crepuscolare, proprio come piace a me. Questo libro racconta l’elaborazione di un lutto, un suicidio strano che sconvolge la vita di due donne. La protagonista è una persona come tante, che grazie ad un quartiere viaggia verso la completa “guarigione” di una ferita che la morte del padre ha causato, riportando Yoshie ad un equilibro. La convinzione della ragazza di tornare alla vita di tutti giorni dona al lettore un senso di speranza, Shimokitazawa regala sapori e odori indimenticabili che solo un autrice come Yoshimoto-san riesce a farti sentire.
In conclusione Moshi Moshi è un bellissimo libro, da leggere con calma in ogni sua pagina, senza fretta, perché è così che la vita dovrebbe andare. Consigliatissimo.
TITOLO ORIGINALE: MOSHI MOSHI SHIMOKITAZAWA; SCRITTO DA: BANANA YOSHIMOTO; ANNO DI PUBBLICAZIONE IN ITALIA: 1992; ANNO DI PUBBLICAZIONE IN GIAPPONE: 1991; EDITO IN ITALIA DA: NARRATORI FELTRINELLI.
VOTO: 8,5. Il webmaster manuenghel © 2012-2022
Revisione della recensione: 17-07-2022.
A volte era come se il fango che turbinava dentro di me, in profondità affiorasse in superficie solidificandosi.
La frase…