Millennium Actress

Millennium Actress

SENNEN JOYU

Gli Studi Ginei stanno per essere demoliti e far posto al nuovo complesso della stessa casa di produzione, con edifici moderni ed all’avanguardia. Il Signor Tachibana, manager dell’azienda da tantissimi anni, decide così di fare un documentario sulla “Madonna di Tokyo“, cioè sulla grande star degli Ginei Studios, Chiyoko Fujiwara, un attrice che tutto il vecchio Giappone conosce e che oramai si è ritirata da tantissimi anni. Insieme ad un cameraman riesce ad avere un’intervista nella casa dell’attrice, l’unica concessa dall’attrice e Tachibana è molto emozionato, ha un debole per Chiyoko, l’ha vista nel fiore della sua carriera, sa tutto di lei ed ha un regalo, misterioso, proprio per l’attrice. Appena arrivato, Chiyoko oltre a metterli a proprio agio gli chiede cosa ha da consegnarli prima dell’intervista. Con sorpresa ed enorme felicità Tachibana consegna l’oggetto più importante del mondo, una piccola chiave, con un grande valore affettivo per l’anziana attrice. Inizia così la storia di Chiyoko Fujiwara, una piccola ragazza che durante la seconda guerra mondiale incominciò la sua carriera come testimonial per i soldati in Manciuria. Prima di essere contattata dai Ginei Studios però incontrò per caso un fuggitivo, un ribelle contro la guerra, che grazie a lei riesce a non farsi arrestare dalla polizia locale ed in cambio l’uomo regalò alla piccola Chiyoko una chiave con la promessa di rivedersi dopo la guerra. Chiyoko così volò in Manciuria per il suo primo film e con quella scusa si mise ala ricerca quell’uomo che era tra i ribelli in quella regione senza trovarlo. La sua vita passò tra decine e decine di film, sempre alla ricerca di quell’uomo che rapì il suo cuore da bambina, con quella chiave appesa al collo, e come una maledizione più lei corre verso il suo traguardo e più si allontana. Tachibana è lì per ascoltarla, sentire i suoi pensieri, i suoi sogni, per dedicare alla sua Star preferita la storia dell’attrice del millennio.

Poetico e commovente, intrigante ed avventuroso, Millenium Actress conferma con decisione la bravura di uno dei più grandi artisti dell’animazione giapponese, Satoshi Kon, scomparso prematuramente nell’agosto 2010. La storia lascia a bocca aperta, è un inno alla ricerca dell’amore, ma più a fondo è un inno alla ricerca di un qualcosa di etereo, che tutti fanno, che non è importante il raggiungerlo, ma è la ricerca in sé a tenerci in vita, a lottare. Sono rimasto estasiato nella visione del film, è un altro capolavoro da tenere in un cassetto del cuore, perché è uno di quei lungometraggi crepuscolari, intensi, che guardano al passato con estrema nostalgia proiettandosi però allo stesso tempo nel presente e un po’ nel futuro. La caratterizzazione dei personaggi è eccelsa, si riesce a comprendere Chiyoko solo guardando tutto il film, se si vede solo la metà per esempio ne si perde molto della sua figura e questo fa capire come Millenium Actress prende forma man mano che passano i minuti, niente è scontato, tutto è un’evoluzione di sentimenti che lascia lo spettatore attento. La durata del film non è lunga, anzi, forse leggermente corta, ma pensandoci bene è stato meglio così perché altrimenti sarebbe diventato noioso e forse ripetitivo.

Ricorderò per sempre Satoshi Kon, maestro di vita e sentimenti, che mi ha donato emozioni irripetibili e la dolcezza crepuscolare sempre presenti nei suoi film.

TITOLO ORIGINALE: SENNEN JOYU; REGIA: SATOSHI KON; DURATA: 83MINUTI; ANNO: 2001; GENERE: DRAMMATICO.

VOTO: 9. Il webmaster manuenghel © 2011-2022

Revisione della recensione: 09-01-2022.