
KOE
“Esiste il delitto perfetto? In queste sei storie magistrali, Matsumoto Seichō esplora i risvolti psicologici dell’omicidio, mostrandocelo di volta in volta attraverso gli occhi dell’assassino, dell’investigatore o di chi ne abbia casualmente incrociato il cammino. I protagonisti sono persone dalla vita apparentemente lontana dagli oscuri abissi del crimine: un ricco commerciante, un attore di successo, un autore di romanzi a puntate, un impiegato di banca, una centralinista, il direttore di una rivista culturale Ma il destino ha preparato per ciascuno di loro un incontro fatale con una morte violenta, che li getterà in un vortice di emozioni nel quale non sarà facile mantenere la proverbiale calma nipponica”. Tratto dalla seconda di copertina.
Questo forse è il secondo libro in vita mia che leggo del genere “giallo” o “poliziesco”. La Donna che scriveva Haiku fa parte di questo genere ed è una piccola raccolta di mini storie che come tema hanno l’omicidio e di come gli assassini provino in tutti i modi di farla franca. Sono rimasto stupito di questo libro, ho trovato intrigante ogni storia e riga dopo riga avevo sempre più voglia di capire come andava a finire. Tutte le storie sono ambientate in un Giappone ormai lontano, degli anni 50-60 o giù di lì, che regalano emozioni nostalgiche, come Tokyo Express.
In conclusione La Donna che Scriveva Haiku è un contenitore di storie macabre e sottili, con risvolti polizieschi che sorprendono per la semplicità di come si svolgono i fatti. Consigliato.
TITOLO ORIGINALE: KOE; SCRITTO DA: MATSUMOTO SEICHO; ANNO DI PUBBLICAZIONE IN ITALIA: 2021; ANNO DI PUBBLICAZIONE IN GIAPPONE: 1964; EDITO IN ITALIA DA: IL GIALLO MONDADORI.
VOTO: 7,5. Il webmaster manuenghel © 2022
Ryuji Sugimoto, che le era apparso come un innocuo romanziere da strapazzo, d’un tratto cominciò ad assumere una nuova luce sinistra ai suoi occhi.
La frase…