Kenshin Requiem per gli Ishin Shishi

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RURONI KENSHIN – ISHIN SHISHI NO REQUIEM

Nel secondo anno dell’era Meiji, il Giappone è appena entrato nell’era della modernizzazione di stampo occidentale. Le case vengono costruite in mattoni e i giapponesi incominciano a vestirsi all’occidentale, una rivoluzione su tutti i campi, da quella industriale a quella culturale. Durante una vacanza, Kenshin, il Samura Vagabondo, insieme ai suoi inseparabili amici conoscono in circostanze un po’ particolari un grande samurai, Takimi Shikura. Costui è un parente di un’altro grande samurai, Takazuki Kentatsu, che fu ucciso durante l’era Bakumatsu proprio dallo stesso Kenshin. Shikura è a capo di una organizzazione segreta, ex combattenti dell’era Bakumatsu e loro parenti sopravvissuti, che ha come unico scopo quello di soverchiare il governo corrotto del Giappone e creare una nuova era, riprendendo i vecchi ideali. Questa pericolosissima situazione si era già presentata anni fa quando Shikura e Kentatsu combattevano contro l’allora governo del Giappone, ma in quel periodo c’era Kenshin assoldato dal governo a difenderli dai “traditori”. Ora le cose sono decisamente cambiate e Shikura vuole vendicare la morte del suo amato parente, visto che si crede responsabile, e preso da un’onda di buoni sentimenti per il proprio paese riprende in mano la “sua” rivoluzione. Kenshin scopre il tutto e decide di fermare il coraggioso e grande Shikura evitando di spargere ulteriore sangue inutile. Kenshin ora è un samurai che per espiare le sue colpe di assassino combatte con la sua katana impugnata al contrario, cioè non rivolgendo mai la lama contro i suoi avversari. Purtroppo però quando c’è in atto una rivoluzione, il sangue scorre e solo Kenshin può evitare un disastro senza precedenti…………

Devo essere sincero, i manga ed in particolare gli anime stile “vecchio giappone” non mi hanno mai entusiasmato. L’ultimo che avevo visto era quel cartone con il grande Shogun Mitsukuminito, datato 1976, e i vecchietti come me sanno già di chi sto parlando. Vedendo però Kenshin Requiem per gli Ishin Shishi mi sono ricreduto quasi completamente. Forse la spinta di ricredermi è nata grazie al fatto che questo film è una puntatona autoconclusiva forse nata per chi come me non conosce il famoso manga su Kenshin e non ha mai visto la serie anime. La storia è incentrata su Kenshin Imura, che è stato un grande assassino battosai dell’era Bakumatsu, temuto da tutti e la sua ferocia era pari alla sua bravura nell’usare la katana. Kenshin si proclama però colpevole di moltissime morti e preso da un fortissimo senso di colpa ha deciso di non uccidere più nessuno in vita sua e dedicarsi a fare del bene altrui. A conferma di ciò se incappa in qualche combattimento impugna sempre la sua katana al contrario, rivolgendo la lama verso di se e non verso il suo avversario, mettendo così a repentaglio la sua vita e non quella di chi gli sta di fronte. Insieme a lui ci sono un gruppo di amici, il fortissimo Sanosuke, il piccolo Yahiko e la bellissima Kaoru. La trama di questo OAV ricorda in piccola parte però il film L’ultimo samurai con Tom Cruise, con la figura del retto e nobile samurai che decide di infrapporsi tra il governo corrotto del Giappone e la sua modernizzazione. Un OAV a mio avviso epico, da vedere. Sono rimasto decisamente soddisfatto, riscoprendo i valori degli antichi samurai.

TITOLO ORIGINALE: RURONI KENSHIN – ISHIN SHISHI NO REQUIEM; REGIA: HATSUKI TSUJI; DURATA: 90MINUTI; ANNO: 1997; GENERE: ANIMAZIONE.

VOTO: 7. Il webmaster manuenghel © 2007-2019

Revisione della recensione: 14-04-2019.