Per la giornata di lunedì 25 maggio è stato proiettato nei cinema italiani, grazie alla Lucky Red, un docu-film dedicato al famoso Studio Ghibli, che in giapponese si dice letteralmente Gibli. (questa non la sapevo!)
Ricordo che al momento di acquistare i biglietti, la ragazza alla cassa mi ha chiesto che tipo di film era, ed io ho semplicemente risposto che non lo sapevo, era una piccola avventura cinematografica di cui non avevo idea di cosa esattamente parlasse, sapevo solo che c’entrava Miyazaki-san e lo Studio Ghibli, ma mai avrei pensato di trovare un piccolo capolavoro come questo. Il docu-film si dipana durante i lavori di Miyazaki-san sull’ultima opera, Si alza il Vento, ed una brava giornalista racconta e intervista gli animatori dello Studio Ghibli, in particolar modo segue Miyazaki-san che si mostra alla camera in modo sincero. E qui esce tutta la magia di questo lungometraggio. Ammetto che stavo quasi per far cadere le lacrime perché ho trovato così toccante questo film nel vedere la persona che ha creato capolavori come Porco Rosso e Kiki Consegne a Domicilio raccontare la sua quotidianità, tra Yakult, lavoro incessante e passeggiate serali per arrivare a casa. Ho riso nel vedere il Maestro che racconta di come ha portato a casa le pecorelle di cartapesta dell’anime Heidi e di come i bambini dell’asilo vicino passino davanti alla finestra di casa sua per vederle. In più nel docu-film possiamo anche ammirare, è proprio la parola giusta, di come viene lavorato un anime, gestita la pubblicità e il marketing, è veramente bello poter vedere tutto ciò sopratutto se riguarda un capolavoro come Si alza il Vento. Un aneddoto molto bello è quando Miyazaki-san insieme al suo collaboratore Susuki-san, che lo segue sin dagli inizi, cercano il doppiatore del protagonista dell’anime. Miyazaki-san trova gli attori chiamati troppo concentrati sul come viene la propria voce anziché concentrati su come dovrebbe essere la voce del protagonista e così per scherzo viene in mente il nome di Anno, si proprio lui il famoso Hideaki Anno, l’inventore di Neon Genesis Evangelion. Lo chiamano e così Anno-san si presenta ed è tutto all’infuori di quello che immaginavo. Una persona un po’ trasandata, sembra un uomo che cammina sulle nuvole, in un mondo tutto suo, ma questo è quello che piace a Miyazaki-san perché sa che l’uomo è sincero nella voce, quando parla usa un modo strano che potrebbe essere quello giusto. Queste sono le sfaccettature che non vedremo mai e devo ringraziare la giornalista giapponese che ha realizzato questo film. Toccante le immagini di quando Miyazaki-san vede al cinema la prima di Si alza il Vento, quando si dice che un uomo vive la sua passione, mostrando come il lungometraggio realizzato sia un grande omaggio a se stesso e alla sua vita, fatta di dedizione e sogni, di follia e amore per il mondo. Non voglio fare spoiler e quando guarderete il docu-film ascoltate le ultime parole della reporter che legge l’inizio del testo di addio di Miyazaki al mondo Ghibli e capirete che grande uomo sia.
Consiglio la visione di Il Regno sei sogni e della follia a tutti gli amanti del mondo Ghibli, ma sopratutto a chi ama il Giappone e il suo popolo.
TITOLO ORIGINALE: YUME TO KYOKI NO OHKO; REGIA: MAMI SUMADA; CAST: HAYAO MIYAZAKI, TOSHIO SUSUKI, HIDEAKI ANNO, TUTTO LO STAFF DELLO STUDIO GHIBLI; DURATA: 118 MINUTI; ANNO: 2013; GENERE: DOCUMENTARIO.