
OMOIDE GA KIENAI UCHINI
“Nel cuore del Giappone esiste un luogo che ha dello straordinario. una piccola caffetteria che serve un caffè dal profumo intenso e avvolgente, capace di evocare emozioni lontane. Di far rivivere un momento del passato in cui non si è riusciti a dare voce ai propri sentimenti o si è arrivati a un passo dal deludere le persone più importanti. Per vivere quest’esperienza unica basta seguire poche e semplici regole: accomodarsi e gustare il caffè con calma, un sorso dopo l’altro. L’importante è fare attenzione che non si raffreddi.” Tratto dalla seconda di copertina.
Il Primo Caffè della Giornata è il terzo libro della fortunata serie di Toshikazu Kawaguchi, il creatore della più intrigante e curiosa caffetteria al mondo.
Devo essere sincero, ero molto dubbioso sul leggerlo, perché non sono mai stato amante delle “serie”, perché alla fine trovo la storia ripetitiva, che non porta niente di nuovo. Inoltre il secondo libro, che mi è piaciuto comunque, ha avuto una verve molto inferiore rispetto al primo “Finché il caffè è caldo“, che mi ha fatto innamorare di questa caffetteria che porta indietro nel tempo gli avventori.
A questo giro invece Il Primo Caffé della Giornata mi ha stupito in positivo, portandomi indietro al primo libro, ridestandomi emozioni intense.
La storia questa volta non è ambientata nella solita caffetteria, ma siamo in Hokkaido dove i nostri protagonisti si sono trasferiti provvisoriamente. Mentre a Tokyo la figlia di Nagare gestisce il locale, qui ad Hakodate Kazu segue la propria figlia Sachi a “versare il caffè” per i viaggi nel tempo con supervisore lo stoico Nagare. Quindi anche qui si può tornare indietro nel tempo e cercare di recuperare quel qualcosa lasciato andare durante la propria vita. E le emozioni prendono il sopravvento…
TITOLO ORIGINALE: OMOIDE GA KIENAI UCHINI; SCRITTO DA: TOSHIKAZU KAWAGUCHI; ANNO DI PUBBLICAZIONE IN ITALIA: 2022; ANNO DI PUBBLICAZIONE IN GIAPPONE: 2018; EDITO IN ITALIA DA: GARZANTI.
VOTO: 8,5. Il webmaster manuenghel © 2022
Niente accade per caso.
La frase…