
HOZUKI
“La coraggiosa e determinata Mitsuko ha finalmente realizzato il suo sogno di aprire una libreria specializzata in volumi di arte e filosofia. Insieme alla madre e a Taro, il figlio meticcio e sordomuto, conduce una vita molto appartata. Non ha ancora tagliato del tutto i ponti con un passato ingombrante: il venerdì continua a lavorare in un lussuoso locale come entraineuse, conversando piacevolmente con la sua clientela di intellettuali e uomini di cultura. Un giorno in libreria si presente una signora dell’alta società insieme alla sua bambina, coetanea di Taro. I due fanno subito amicizia e la donna, dopo un primo acquisto di testi rari e costosi, cerca con insistenza Mitsuko proponendo di vedersi anche con i bambini fuori dalla libreria” Tratto dalla terza di copertina.
Hozuki è il secondo libro della pentalogia di Aki Shimazaki dedicata al significato dei fiori. Questa volta abbiamo l’Hozuki, con la sua forma particolare a lanterna, come a significare un faro, una luce di speranza per i protagonisti.
La storia prosegue con Mitsuko, già vista nel primo libro, come protagonista che vive insieme a sua madre a al figlio Taro. Mitsuko si ritrova a pensare alla storia avuta con Mitsuo, al “suo incontro” con Taro e alla sua vita difficile, ma sempre affrontata a testa alta. Mentre tutto si sta sistemando si presenta nella sua vita una donna particolare che sembra avere un qualcosa che la lega a lei e a Taro.
Basta questo incipit della storia per darmi di nuovo la voglia di rileggere Hozuki, un libro delicato, semplice e pieno di avvenimenti che regalano una vera e sana piacevole lettura. Il metodo di scrittura è come quello del primo libro “Azami“, con frasi brevi, dirette, che incalzano la lettura in maniera molto originale.
Hozuki è proprio un bellissimo libro, un ritratto di una grande donna.
TITOLO ORIGINALE: HOZUKI; SCRITTO DA: AKI SHIMAZAKI; ANNO DI PUBBLICAZIONE IN ITALIA: 2021; ANNO DI PUBBLICAZIONE IN GIAPPONE: 2020; EDITO IN ITALIA DA: I NARRATORI FELTRINELLI.
VOTO: 8. Il webmaster manuenghel © 2022
Quel lavoro mi piaceva tanto che sognavo di avere una libreria di libri d’occasione tutta mia.
La frase…