
ANO HI MITA HANA NO NAMAE O BOKUTACHI WA MADA SHIRANAI
Non vedevo l’ora di poter scrivere la recensione di questo anime, che considero uno dei più belli che abbia mai visto. Hano Ana è il genere di anime che più mi piace, molto intimo, dolce, toccante e anche un po’ crepuscolare, dove in ogni puntata si rischia di lasciar cadere qualche lacrima per il carico di emozioni che vengono trasmesse.
La trama narra di un gruppo di bambini, molto uniti tra di loro, che hanno creato un gruppo di “eroi” dal nome “Buster della pace”. Jintan, Menma, Anaru, Yukiatsu, Tsuruko e Poppo, sei amici inseparabili pieni di energie, anche se con l’avanzare del tempo alcune piccole divisioni nascono in segreto. Jintan è il leader del gruppo, si butta a capofitto su ogni cosa con grande energia, ma purtroppo il suo destino viene segnato in modo irreparabile, infatti sua madre muore di tumore e poco dopo persino la sua amica Menma rimane vittima di un incidente. Dopo la scomparsa di Menma i bambini sconvolti si separano, ognuno inizia a vivere la propria vita con il segno della disgrazia accaduta alla loro amica. In una estate calda come sempre, dopo ben dieci anni dall’evento, Jintan, che in pratica ha quasi lasciato il liceo, trova davanti a se’ il fantasma di Menma, e il passato ripiomba addosso al giovane ragazzo. Jintan capisce che Menma è lì per esaudire l’ultimo suo desiderio, anche se il fantasma non si ricorda più che desiderio aveva espresso prima di morire. Inizia così un percorso difficile per trovare il desiderio inespresso, ricontattando i vecchi amici e cercando di farli comprendere che veramente Menma è tornata, anche se purtroppo solo lui può vederla e sentirla. La riunione dei Buster della pace farà riaffiorare le divisioni che da piccoli erano nate, anche se impercettibilmente, ma con Menma al suo centro.
Non vado oltre con la trama, ho cercato di essere il più veloce e semplice possibile perché l’unico modo per comprendere questo anime è vederlo, assaporarlo in tutte le undici puntate. La forza di Ano Hana è la sua carica emotiva, data dal ritorno di una bambina morta dieci anni prima che con tutta la sua spensieratezza cerca di ricordare il suo ultimo desiderio rimasto inespresso a causa proprio della sua morte. Tornando ritrova Jintan isolato dal mondo, segnato non solo dalla sua morte, ma anche dalla scomparsa della madre per un male incurabile, in più scopre che i Buster della pace sono ormai divisi, esiste quasi dell’astio tra di loro nato chissà dove. La presenza di Melma porterà fuori tutta la verità sui bambini portandoli alla consapevolezza delle proprie emozioni. A livello grafico non ci sono paragoni, quasi perfetto e le musiche accompagnano molto bene le situazioni.
In conclusione Ano Hana è un piccolo gioiello d’animazione, non troppo lungo, dove il tema della morte è presente in tutte le puntate con toni non drammatici, ma bensì con sfumature crepuscolari, dolci, dai colori tenui di un tramonto d’estate. Consigliatissimo.
TITOLO ORIGINALE: ANO HI MITA HANA NO NAMAE O BOKUTACHI WA MADA SHIRANAI; REGIA: TATSUYUKI NAGAI; PUNTATE: 11 (COMPLETO); ANNO: 2011; GENERE: DRAMMATICO.
VOTO: 9. Il webmaster manuenghel © 2012-2022
Revisione della recensione: 24-04-2022.
Quel sorriso mi era entrato dritto nel cuore. Pensai che sarebbe bastato chiedere scusa l’indomani, ma l’indomani non arrivò mai più.
La frase…