Un viaggio chiamato vita

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“Un viaggio, per quanto terribile possa essere, nel ricordo si trasforma in qualcosa di meraviglioso. La vita è un viaggio, e come tutti i viaggi si compone di ricordi. In questo libro, Banana Yoshimoto raccoglie preziosi frammenti di memorie e ci porta con sé, lontano nel tempo e nel mondo. Dalle emozioni del primo amore alla scoperta della maternità, dalle piramidi egiziane alla Tokyo degli anni settanta. Con la consueta leggerezza della sua scrittura, ricostruisce le emozioni dell’esistenza a partire da un profumo, da un sapore, da un effetto di luce o dal rumore della pioggia o del vento. E’ così che una pianta di rosmarino ci trasporta da un minuscolo appartamento di Tokyo al tramonto luccicante della Sicilia, e un contenitore pieno di alghe diventa l’occasione per esplorare il dolore di una perdita. I pensieri in libertà di Banana Yoshimoto ci accompagnano fino al centro del suo mondo letterario e lungo il nostro personale “viaggio di vita”, fatto di promesse e incontri, di felicità e stupore, di malinconia e sofferenza. Dalle pagine di questo libro l’autrice ci invita a riappropriarci del nostro tempo e a non perdere mai la fiducia negli altri, perché quello che rimane, al termine del più difficile dei viaggi, è il riflesso nella nostra memoria di ogni singolo giorno vissuto.” TRATTO DALLA QUARTA DI COPERTINA

Scrivere una recensione è un’impresa difficile, riuscire a mettere nero su bianco le emozioni provate nel leggere un libro, questo in particolare, è ancora più complicato perché dopo Kitchen e Tsugumi, “Un viaggio chiamato vita” è uno dei libri più belli che ho mai letto. Banana Yoshimoto-san è bravissima nel scrivere momenti della propria vita, riuscendo a far calare nei suoi panni i propri lettori. Il libro che ho appena finito di leggere non è una storia, con vari protagonisti e particolari ambientazioni, “Un viaggio chiamato amore” è una raccolta della vita della scrittrice giapponese. Piccoli pensieri che Yoshimoto-san ha raccolto ed è una cosa bellissima. Possiamo sentire i suoi pensieri, le sue emozioni duranti i molti viaggi che ha fatto. gli ultimi due capitoli sono intensissimi, molto vicina al tema della scomparsa di una persona cara, oppure della scomparsa del suo amatissimo cane. Ogni tanto qualche lacrima mi è scesa perché ho avvertito quei sentimenti che mi hanno segnato tempo addietro. Oppure possiamo leggere di quando è andata con il proprio bambino in Italia alle terme o a Roma da degli amici. E nello scrivere Yoshimoto-san riesce a darci una visione completa di quello che gli è successo con le sue riflessioni, sempre molto profonde e che condivido tantissimo. Man mano che leggevo il libro ho trascritto alcune frasi che ogni tanto posterò sulla pagina Facebook di Projectmanu, ma per questa recensione vi do un piccolo assaggio della incredibile scrittrice che è la grande Banana Yoshimoto.

TITOLO ORIGINALE: JINSEI NO TABI WO YUKU; EDITO DA: UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI; ANNO: 2012.

La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondo granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive.