SILENCE
Nel 1633 la Chiesa decide di mandare gli ultimi due gesuiti in Giappone, Padre Rodrigues e Padre Garupe, per confutare la notizia che Padre Ferreira abbia rinnegato la sua fede. I due giovani Gesuiti sanno che purtroppo il Giappone perseguita ferocemente i cristiani, chiunque porti anche solo un simbolo cristiano viene torturato a morte. Dalla Cina i due Gesuiti si fanno aiutare da Kichijiro, un giapponese cattolico, per arrivare di nascosto in Giappone e scoprire la verità su Padre Ferreira, di cui si sono perse le tracce ormai da anni. Padre Rodrigues e Padre Garupe scoprono così le condizioni dei pochissimi cristiani giapponesi, torturati e perseguitati senza pietà, tra tradimenti, dolore e passione.
Questo film è diretto dal grande regista Martin Scorzese che dopo trent’anni è riuscito a fare questo intenso film basato in parte al libro “Silence” di Shusaku Endo. La storia ripercorre le persecuzioni dei cristiani da parte delle autorità giapponesi che è stata molto violenta, attuata in modo sistematico e crudele per annientare completamente il cristianesimo dal Giappone. Silence è un film di denuncia di un periodo ormai troppo lontano, ma allo stesso tempo è un film che sottolinea come in qualsiasi parte si viva, gli errori dell’uomo si ripetono continuamente, basta ricordare il periodo dell’Inquisizione in Europa per esempio. Quanta violenza, quanta morte e sofferenza attuata per sopprimere un diritto che ha l’uomo, essere libero di vivere. In questo caso si parla di un periodo dove il Giappone rinnegava completamente la religione cattolica, ma quante volte sentiamo cose del genere per un credo politico e non solo religioso? E nonostante i milioni di morti fatti nel mondo, l’uomo ripete costantemente i suoi errori. Ho trovato molto intenso il personaggio di Kichijiro, uomo ormai alla deriva, un Giuda giapponese che vede nella redenzione la sua salvezza, ma ottenuta cade nelle sue debolezze che definirei dire “debolezze che tutti noi abbiamo“, nessuno escluso. Avere la forza di morire per un credo o semplicemente per salvare qualcuno, non è così facile da ottenere e Kichijiro è il simbolo di questa triste lotta umana.
Il film Silence è veramente un piccolo capolavoro, delicato, profondo e tagliente che riguarda un concetto di libertà che va oltre le religioni. Ringrazio sinceramente Rai3 per aver trasmesso, con mia grande sorpresa, questo imponente film storico.
TITOLO ORIGINALE: SILENCE; REGIA: MARTIN SCORZESE; CAST: LIAM NEESON, ANDREW GARFIELD, ADAM DRIVER, TADANOBU ASANO, SHIN’YA TSUKAMOTO; DURATA: 161 MINUTI; ANNO: 2016; GENERE: DRAMMATICO.
VOTO: 8. Il webmaster manuenghel © 2018