La principessa Mononoke

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Riscrivo, correggendo qua e là, la mia prima recensione su questo atipico e bellissimo film di Miyazaki-san perché dopo l’uscita quest’anno del film nei cinema italiani e con l’acquisto del dvd, ho potuto gustarmi con tutta calma questo lungometraggio. La trama racconta di una una terra lontana dove un piccolo villaggio si ritrova a fronteggiare all’improvviso il Dio cinghiale trasformatosi in demone. Al suo passaggio la natura viene devastata dalla sua collera. Il giovane guerriero Ashitaka, accorto della pericolosità del demone, affronta con il suo arco la bestia riuscendo  ad ucciderlo, ma ad un costo elevato, purtroppo toccandolo Ashitaka si infetta del male di quella creatura e il suo corpo piano piano si copre di macchie che prima o poi lo porteranno alla morte. Deciso a scoprire perchè il Dio cinghiale si era trasformato in demone inizia il suo viaggio verso le lontane terre dell’ovest, sapendo che finirà la sua vita lontano dalla sua gente. Durante il suo viaggio Ashitaka approda nella città del ferro dove comanda una donna che fa lavorare la gente del luogo per costruire proiettili in ferro. Ashitaka scopre così che il Dio cinghiale si trasformò in demone proprio perché era stato ferito da un arma che sparava quei proiettili. Inoltre il giovane guerriero viene a sapere che quella donna così forte e risoluta vuole uccidere il Grande Dio della foresta, perché il suo compito è di liberare il mondo da questi Dei pericolosi e inutili. Ormai la guerra è alle porte e a capo degli Dei c’è il Dio Lupo con la principessa Mononoke, una giovane ragazza abbandonata dai suoi simili e cresciuta tra i lupi. Ashitaka, folgorato dalla ragazza, si trova suo malgrado coinvolto in questa guerra Dei-Uomini dall’esito completamente incerto, con un nuovo capitolo del mondo che inizia a muovere i suoi primi passi.

La Principessa Mononoke quando uscì nelle sale giapponesi nel 1997 si piazzò al secondo posto dietro a colossal Titanic. Un grande successo per un film molto atipico dello Studio Ghibli e dello stesso Miyazaki-san. Per la prima volta e unica tra l’altro, troviamo cruenti combattimenti, con teste mozzate e braccia “volanti”, scene che non si trovano in nessun film del Grande Maestro. Come tematica però siamo in pieno stile dello studio giapponese, con la eterna lotta tra natura e uomini, con quest’ultimi sempre pronti a usare ogni trucco per vincere e sovvertire il normale corso della vita. Nonostante la datazione, 1997, la qualità delle immagini è strabiliante, altro che 3D e Cg-art, un film d’animazione in vecchio stile. Come tutti i film di Miyazaki-san, lo consiglio a tutti, diciamo che La Principessa Mononoke è una versione molto adulta del tema trattato in PomPoko.

Scrivetemi le vostre impressioni nei commenti!

TITOLO ORIGINALE: MONONOKE-HIME; REGIA: HAYAO MIYAZAKI; CAST: N.D.; DURATA: 133 MINUTI; GENERE: ANIMAZIONE.