
Ototo
Il film Ototo – Suo Fratello è diretto dal bravissimo Yoji Yamada e credetemi se Vi scrivo che questi lungometraggi lasciano un segno indelebile nel cuore di chi li guarda. Così mi è successo guardando Ototo, una piccola linea si è segnata, portando a memoria tanti ricordi e di come Yoji Yamada sia veramente bravo a portare i drammi odierni che tutti, in un modo o nell’altro, viviamo. La storia parla di Ginko, una donna che purtroppo prematuramente rimane vedova e rimane da sola ad allevare la propria figlia di pochi anni di età. Insieme a loro vive Tetsuro, il fratello di Ginko, che purtroppo ha qualche problema di autocontrollo quando beve e psichicamente è un po’ instabile. Al tredicesimo anniversario della morte del marito, Tetsuro ubriaco da il meglio di se e purtroppo Ginko rompe i contatti con lui che decide di andarsene via. Dopo anni di distanza, al matrimonio della nipote, Tetsuro si ripresenta, irrompendo nella vita di Ginko come un fulmine a ciel sereno. Ginko vuole bene a suo fratello, lo ama con tutto il suo cuore, ma vivere con lui non è per niente facile.
Struggente, pieno di amore e persino di odio, astio, contraddistingue Ototo – Suo Fratello, un film dalle molte sfaccettature che ci fanno ricordare che molte volte odiamo chi ci è di fronte, pur volendogli bene, senza renderci conto che forse dall’altra parte ci sono problemi che ai nostri occhi si celano misteriosamente. Nel caso di Testuro vediamo un uomo con qualche problema psichico che però nella propria vita non ha avuto carezze dai genitori o dai fratelli, per lo meno ne ha ricevuti molto pochi, e ha dovuto fare i conti con la vita tutto da solo e i suoi problemi non l’hanno aiutato molto. Queste sfaccettature di Tetsuro alla fine vengono meno a galla rispetto alle sue bravate e Ginko, la sorella, lotta con se stessa per cercare di aiutarlo il più possibile, ma purtroppo soffre tanto per colpa dei suoi comportamenti. E’ bellissima la scena in cui Ginko ricorda di quando il defunto marito, alla nascita della loro figlia, gli chiede di far scegliere il nome della bambina a Testuro, perché potrebbe essere l’unica cosa buona che la sua vita gli concederà. Poesia, credetemi, poesia di Yoji Yamada.
TITOLO ORIGIANALE: OTOTO; REGIA: YOJI YAMADA; CAST: SAYURI YOSHINAGA, TSURUBE SHOFUKUTEI, YU AOI; DURATA: 126 MINUTI; ANNO: 2010; GENERE: DRAMMATICO.
VOTO: 8. Il webmaster manuenghel © 2018