
SHOKOJO SERA
Seguendo la mia ritrovata voglia di ricordare i vecchi cartoni animati, ehm anime, che hanno segnato la mia infanzia, mi accingo a scrivere su un’opera molto famosa che ha avuto successo anche qui in Italia, e quest’opera si chiama Lovely Sara. Questa storia fa parte di quel gruppone di anime tragico-drammatico ispirato a libri europei e in questo caso Lovely Sara è ispirato al romanzo La piccola principessa di Frances Hodgson Burnett. La storia narra di Sara, una bambina che trasferitasi dall’India a Londra con il padre, entra a far parte del collegio di Miss Minci, un austera e cattiva donna. Sara viene accolta come una regina da Miss Minci perché il padre è un uomo ricchissimo, ma Sara non viene tradita da questo, lei è una bambina dolce, premurosa e gentile con tutti, ma sopratutto non tratta il prossimo con arroganza. Nel giorno del suo compleanno purtroppo riceve la notizia che il padre muore in India e che per un investimento azzardato ha perso tutti i soldi. Miss Minci allora, anziché buttarla a calci fuori dal collegio, cosa a lei molto gradita, decide di prenderla come sguattera, dandogli una stanza orrenda e due stracci per coprirsi. La vita di Sara da “principessa” diventa qualcosa di orribile, costretta a fare i lavori più umili e sopratutto umiliata continuamente dalle sue ex-compagne, a parte Lalla, e da Miss Minci, che riversa su di lei tutta la cattiveria possibile. Tutto però non è perduto, Sara lotta con se stessa per non sprofondare nella tristezza, non sapendo che a fianco a lei il futuro sta bussando alla sua porta.
Come ogni mia recensione, non spoilero il finale, né tanto meno descrivo fatti importanti, perché la forza di Lovely Sara sta proprio in piccoli accorgimenti presenti in ogni puntata che hanno il loro culmine nelle sequenze finali. Lovely Sara è un bel capolavoro, realizzato nel lontano 1985 dalla Nippon Animation ed è composto da 46 episodi e trasmesso in Italia per la prima volta nel 1986. Mi ricordo che lo guardavo con molto interesse, perché era sconvolgente come era sfortunata la povera Sara che da piccola principessa si era ridotta a patire lavori pesanti e persino la fame, visto che gli davano poco per sfamarsi. Importante in tutte le puntate è la forza che ha la bambina e sopratutto i legami che instaura con le persone, dividendo persino il poco cibo a disposizione con chi ha più sfortuna di lei. L’anime è ben realizzato, anche se me lo ricordavo graficamente migliore, ma comunque stiamo parlando di un’opera realizzata negli anni 80′. Le puntate scorrono abbastanza velocemente, anche se alcune volte le vicende che si susseguono fanno un po’ “impazzire” e ti viene da pensare che Sara è proprio sfortunata. La sigla italiana è una perla cantata da Cristina D’Avena, una grande bella canzone che ancora oggi ricordo con amore.
Concludendo Lovely Sara è un bel “cartone animato” dedicato alla forza d’animo delle persone contro le avversità del proprio destino.
TITOLO ORIGINALE: SHOKOJO SERA; REGIA: FUMIO KUROKAWA; PUNTATE: 46; ANNO: 1985; GENERE: ANIMAZIONE.
VOTO: 7,5. Il webmaster manuenghel © 2019