
OKUTO NO KEN
Alla fine mi sono deciso ed eccomi qua a scrivere la mia personale recensione di “Ken il guerriero”, una serie animata che ha segnato la mia generazione ed anche quelle immediatamente successive. Lo so che hanno già detto tutto di tutto, ma un piccolo tributo lo dovevo fare anch’io.
La prima cosa che mi viene in mente è la la sigla italiana che ancora oggi ricordo quasi perfettamente. Di “Ken il guerriero” hanno fatto il manga, la serie animata, Oav, film e anche recentemente sono usciti lungometraggi animati e giochi, insomma la fama del guerriero dalle sette stelle è ancora viva ai giorni nostri.
La storia narra che alla fine del XX secolo (e noi siamo già al XXI!) il mondo è sconvolto dalle esplosioni atomiche. I fiumi e gli oceani si sono prosciugati, tuttavia la razza umana è riuscita a sopravvivere (più o meno ho utilizzato le parole dell’incipit della sigla italiana). Il pianeta ormai è una desolata landa dove non cresce quasi nulla, un incredibile distesa desertica con solo le rovine delle città a fare da unico riparo al sole cocente. In queste lande cammina silenzioso un uomo, Kenshiro, successore della sacra scuola di Okuto che è alla ricerca della sua amata Giulia, rapita da Shin che a sua volta è il successore della scuola d’arti marziali di Nanto. Al momento del rapimento Ken viene sconfitto dal suo rivale e per punizione Shin gli procura 7 ferite sul petto a formare una cicatrice indelebile dalla forma dell’orsa maggiore, simbolo della scuola di Okuto. Ora il nostro protagonista rivuole Giulia e uccidere Shin. Durante il lungo cammino troverà amici, nemici, città prese in scacco da bande di ribelli senza scrupoli e dovrà combattere fino all’ultimo respiro per salvare innocenti indifesi.
Questo è solo l’inizio della prima serie, infatti la storia prosegue con Ken che incontra altri combattenti pari a lui, con una continua crescita delle sue abilità fino ad uno scontro finale senza precedenti. La particolarità che fa innamorare gli amanti di questo genere è la complessità caratteriale dei personaggi, le regole intransigenti delle rispettive scuole di arti marziali, le particolari tecniche che contraddistinguono ogni guerriero. Tutto questo ha come sfondo la terra post-atomica, con persone indifese che muoiono di fame e una continua voglia di speranza della gente che vede in Ken il salvatore. Questa serie ha una curiosità particolare nella scena finale di ogni combattimento, dove il protagonista quando si arrabbia si strappa la camicia mostrando un petto invidiabile con la cicatrice delle sette stelle. Incredibile poi come nella puntata seguente la camicia ritorni al suo posto. A parte questa curiosità Ken il guerriero è una grandissima saga, fatta molto bene, peccato però per la grafica della prima serie, a volte dozzinale, ma bisogna capire che l’anime è stato fatto molto tempo fa. La prima parte della seconda serie invece si vede Ken che deve combattere contro una scuola di arti marziali che vuole cancellare ogni ricordo di Okuto, Anche qui non posso descrivere dettagliatamente la trama, ma mi basta scrivere che nonostante la prima serie sia la più bella in assoluto, la seconda tiene banco, peccando un po’ nel finale, ma comunque si lascia vedere alla grande.
In conclusione Okuto no Ken – Ken Il Guerriero è un anime avvincente, ben realizzato, pieno anche di colpi di scena, con protagonisti indimenticabili. Consigliatissimo!
TITOLO ORIGINALE: OKUTO NO KEN; REGIA: TOYOO ASHIDA; PUNTATE: 152 (COMPLETO); ANNO: 1984; GENERE: AZIONE.
VOTO: 8,5. Il webmaster manuenghel © 2012-2022
Revisione della recensione: 11-09-2022.
Siamo alla fine del XX secolo. Il mondo intero è sconvolto dalle esplosioni atomiche, sulla faccia della terra gli oceani erano scomparsi e le pianure avevano l’aspetto di desolati deserti. Tuttavia la razza umana era sopravvissuta.
La frase…
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