ITOMICHI
Ito (Itomichi) è stato presentato al FEFF 2021 ed è stato il primo film che ho visto della rassegna cinematografica. La cosa che mi aveva incuriosito era stata la locandina, con la protagonista che ha in mano un tipico strumento giapponese. Sinceramente mi aspettavo un film diverso, più sopra le righe, e invece mi sono ritrovato a vedere un film che ha una sua drammaticità e intensità da non sottovalutare, ma partiamo con ordine…
La storia è incentrata su Ito Soma, una giovane ragazza delle superiori molto timida con grandi difficoltà a relazionarsi con il prossimo. Vive in una piccola cittadina di Aomori insieme al padre, professore di lingua dialettale del posto e alla nonna materna. Purtroppo la mamma è morta anni indietro, ma ancora la sua presenza è viva nei cuori dei tre familiari grazie allo Tsugaru-shamisen, un tipico strumento a corde. Ito ha imparato grazie alla mamma e alla nonna a suonarlo, ma la sua timidezza la blocca e non riesce a suonare più come una volta. Decisa ha dare una svolta alla sua vita, decide di andare in città e lavorare in un maid-cafè. Questa sua decisione la cambierà moltissimo, facendola crescere e scavalcare quell’enorme gradino che è la sua timidezza, ricongiungendosi con la nonna materna e soprattutto con il padre.
Questa è la storia che mi ha piacevolmente sorpreso. Tutto ruota intorno alla figura di Ito, interpretata da Ren Komai, una ragazza come tante che a causa della sua forte timidezza non riesce né a suonare né tantomeno ad avere amici, persino il parlare le è difficile. Proprio a causa di un rapporto un po’ conflittuale con il padre, prende una grande decisione e cioè quella di andare a lavorare in un maid-cafè, che altro non è un Cafè dove le cameriere si vestono da maid e chiamano gli avventori del locali padroni-padrone, niente di più. Qui, dovendo rivoluzionare la sua vita, conoscerà personaggi che la cambieranno e la faranno maturare da ragazza ad adulta. Tutto questo rende il film intenso e a tratti un po’ drammatico, ma niente di catastrofico si intende, Ito è un film molto scorrevole, che strappa a tratti sorrisi e sospiri allo stesso tempo. In più ho scoperto lo Tsugaru-shamisen, che è uno strumento a tre corde, ed è pizzicato per suonarlo. L’intensità nel suonare questo strumento regala minuti indimenticabili che mi fanno pensare di aver visto un film unico che ricorderò con grande piacere. Ren Komai è stata brava nella sua interpretazione come Etsushi Toyokawa, attore che ha interpretato Koichi Soma, il bravo e ansioso padre di Ito. Le ambientazioni e le musiche sono di buon contorno alla storia e i personaggi secondari che si avvicendano regalano quel tocco in più al film.
Concludendo, Ito è un film piacevole da vedere, da amare che fa riflettere sulle dinamiche emozionali che tutti noi abbiamo. Consigliatissimo!
TITOLO ORIGINALE: ITOMICHI; REGIA: YOKOHAMA SATOKO; CAST: REN KOMAI, MEI KUROKAWA, MAYUU YOKOTA, AYUMU NAKAJIMA, KOSAKA DAIMAOU, JONAGOLD, SHOHEI UNO, ETSUSHI TOYOKAWA; DURATA: 116minuti; ANNO: 2021; GENERE: DRAMMATICO.
VOTO: 8. Il webmaster manuenghel © 2021
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