Il suono della montagna

Il suono della montagna

YAMANO NO OTO

Il Suono della Montagna è stato un acquisto alla cieca per me, perché non avevo mai sentito parlare dello scrittore Yasunari Kawabata. Sullo scaffale della libreria c’era questo particolarissimo libro rilegato elegantemente e con una copertina molto originale, che con la sua semplicità mi aveva catturato, quasi “chiamato per nome”. Queste sono quelle volte in cui scopri, per caso, capolavori indimenticabili che ancora adesso mi fa battere il cuore.

La storia ruota intorno a Shingo, un uomo anziano e della sua famiglia allargata. Shingo ha una predilezione per la moglie del figlio che vivono con loro, Kikuko, una giovane ragazza all’antica, gentile e sensibile. Un giorno l’anziano uomo scopre che Shuichi, il figlio, ha una relazione violenta con una donna, che caratterialmente e esteticamente è l’opposto di Kikuko. Contemporaneamente a questo shock, Shingo accoglie in casa sua anche la figlia con i suoi due bambini piccoli, perché la donna ha lasciato l’uomo dopo una convivenza travagliata. In questo turbinio di eventi, Shingo si interroga sulla propria vita, che sente lasciarlo giorno dopo giorno, sul suo fallimento come padre nei confronti dei figli e di come è stato come marito. Questi pensieri, che angosciano la vita di Shingo, hanno avuto inizio una notte, sentendo il “suono della montagna“.

Non posso mentire, quando leggevo Il Suono della Montagna di Yasunari Kawabata, mi sono immaginato un film del mio regista preferito Yasujiro Ozu. I sentimenti crepuscolari dei personaggi mi hanno fatto ricordare quelli del famoso regista giapponese e mi sono immaginato Setsuko Hara, attrice preferita da Ozu, nel ruolo di Kikuko. E guarda caso, ho appena scoperto che l’attrice ha interpretato quel ruolo in un film del 1954 che purtroppo non ho visto. Le coincidenze della vita! La storia è appassionante, ci sono, in modo lento e tranquillo, un susseguirsi di eventi così realistici che ti rapiscono durante la lettura. La caratterizzazione dei personaggi e a dir poco perfetta, ognuno ha una sua dimensione, un qualcosa che li contraddistingue, con un retrogusto crepuscolare che stringe il cuore. I discorsi interiori di Shingo hanno un senso di realtà che a tratti toglie il fiato per il suo realismo e questo è incredibile perché il libro è ambientato nel dopoguerra giapponese, un periodo che sembra non avere niente a che fare con il presente di adesso, e invece…

La versione che ho comprato è una edizione speciale realizzata nel 2019 sempre dalla Bompiani, con la sua originale copertina. Libro consigliatissimo!

TITOLO ORIGINALE: YAMA NO OTO; SCRITTO DA: YASUNARI KAWABATA; ANNO DI PUBBLICAZIONE IN ITALIA: 1969; ANNO DI PUBBLICAZIONE IN GIAPPONE: 1954; EDITO IN ITALIA DA: BOMPIANI.

VOTO: 9. Il webmaster manuenghel © 2021