Fukushima 50

Fukushima 50

FUKUSHIMA 50

Con mia sorpresa ho scoperto questo film, Fukushima 50, dedicato al disastroso evento che colpì la centrale nucleare di Fukushima Daiichi dopo il Grande Terremoto del 2011 con il conseguente tsunami generatosi. Come tanti, ho sentito molte notizie alla televisione sull’emergenza alla centrale nucleare, cercando di capire effettivamente quello che stava accadendo. Ancora oggi mi ricordo quando in tv fecero vedere il primo scoppio, mi sembrava di tornare piccolo ai tempi del disastro di Chernobyl.

Fukushima 50 si incentra nelle ore successive al terremoto e tsunami che colpì la zona, con gli addetti alla centrale pronti ad affrontare l’emergenza. La trama ruota intorno a Isaki Toshio e Masao Yoshida, pronti a tutto per scongiurare un apocalisse per il Giappone, visto che un’esplosione completa e il Meltdown Nucleare, un tipo di incidente grave a un reattore che consiste nel danneggiamento del nocciolo per surriscaldamento con conseguente reazione nucleare e rilascio di materiale altamente radioattivo, porterebbe all’invivibilità di gran parte del Giappone Orientale. I responsabili della Centrale e il Governo non si rendono conto della gravità, ma Isaki e Masao invece sì, visto che non essendoci corrente per alimentare il sistema di raffreddamento, il rischio di un Meltdown è molto probabile. Tutto il personale è pronto, nonostante la paura, a rischiare la propria vita a causa delle radiazioni per raffreddare l’impianto.

Fukushima 50 ha questo titolo proprio perché si concentra sulle 50 persone che fecero di tutto per evitare il disastro nucleare, tutte volontarie e consapevoli sul rischio dell’esposizione alle radiazioni. Questo termine è stato coniato dai media riferendosi ai dipendenti della centrale di Fukushima e il film inoltre è basato su un libro, On the Brink: The Inside Story of Fukushima Daiichi, scritto da Ryusho Kadota. In generale il film è godibile, interessante, soprattutto aiuta a capire quello che è successo all’interno della centrale. Il problema però è l’intensità narrativa e recitativa del film, che pecca un po’, perché ci sono situazioni un po’ troppo “sopra le righe”, non propriamente credibili, almeno ai miei occhi. Non c’è quella sensazione di smarrimento, paura e anche disperazione che per esempio ho trovato nella serie dedicata a Chernobyl. L’interpretazione dei personaggi, seppur sentita a mio avviso, è un po’ caricaturale, facendo perdere quell’appeal che serve in film biografici/storici. Però il tutto, messo insieme, regala un paio d’ore di intensità che alla fine mi è piaciuto. tra l’altro film del genere li trovo sempre interessanti per l’aspetto storico, molto importante, un modo per ricordare eventi che dovrebbero sempre far riflettere. Quindi non posso che scrivere…..Consigliatissimo!

TITOLO ORIGINALE: FUKUSHIMA 50; REGIA: SETSURO WAKAMATSU; CAST: KOICHI SATO, KEN WATANABE, RIHO YOSHIOKA, HIDETAKA YOSHIOKA, NARUMI YASUDA, SHIRO SANO; DURATA: 122minuti; ANNO: 2020; GENERE: BIOGRAFICO, DRAMMATICO.

VOTO: 7. Il webmaster manuenghel © 2021

La frase…

Lo sai Yoshi? I ciliegi sono di nuovo in fiore.