Brother

Brother

BURAZA

Yamamoto è un sicario di una famiglia della Yakuza giapponese in declino, la sua devozione è incredibile, darebbe la propria vita per il suo signore, ma purtroppo proprio quando lui non c’era il suo capo viene ucciso. La famiglia viene annessa ad un altra e gli affiliati che non vogliono cedere vengono uccisi barbaramente. Yamamoto ovviamente non accetta di diventare il servo di chi ha ucciso il suo signore e così è costretto a fuggire negli Stati Uniti a casa del suo fratellastro. Gli Stati Uniti così diventano un terreno fertile per creare una propria famiglia per Yamamoto ed inizia la sua personale guerra per assoggettare a lui il mercato “latino” della droga. La sua spietatezza è incredibile, la sua fame di guerra è senza limite, niente può fermarlo, nessuno sembra che può ucciderlo, ma purtroppo i suoi affari iniziano a dare fastidio a qualcuno. La mafia italiana non vuole essere da meno e per Yamamoto è una nuova linfa per proseguire nella sua missione, quella di uccidere o essere ucciso.

Film “americano” per il grande regista giapponese Takeshi Kitano, che dona ai suoi fan il classico film sangue e pallottole made in Japan. Ammetto che non è una perla della cinematografia mondiale, ma secondo me è un film da gustare almeno una volta. La cosa che più mi ha colpito sono le improvvise sparatorie nel silenzio più assoluto, con soltanto i bisbigli di Yamamoto. La recitazione in generale è coerente con il genere e mi ha fatto piacere vedere in un film giapponese l’attore americano Omar Epps, co-protagonista nel telefilm Dott.House.

In conclusione Brother è un classico dell’azione fatta da Kitano, dove non manca il sangue che scorre “a garganelle”, magari un po’ esagerato, però è godibile e strappa a volte qualche sorriso. Bravo Kitano, la parte di Yamamoto sembra perfetta per un attore istrionico come lui.

TITOLO ORIGINALE: BURAZA; REGIA: TAKESHI KITANO; CAST: TAKESHI KITANO, OMAR EPPS, MASAYA KATO, SUSUMU TERAJIMA, REN OSUGI; DURATA: 112minuti; ANNO: 2000; GENERE: AZIONE.

VOTO: 7. Il webmaster manuenghel © 2012-2022

Revisione della recensione: 27-03-2022.

A chi hai detto fottuto giapponese?

La frase…