
AKIRA
In Italia torna sempre al cinema Akira, il gioiello d’animazione giapponese del famoso regista Katsuhiro Otomo, che è diventato un cult indiscutibile. La recensione sul film l’avevo già fatta nel 2009, ma rileggendola e dopo esser stato al cinema, ho voluto ri-scrivere le mie impressioni, perché sono riuscito ad apprezzare meglio il film, pur rimanendo non proprio un fan accanito.
La trama
La storia parla di un gruppo di motociclisti che vivono nella città di NeoTokyo dopo la terza guerra mondiale e dopo la distruzione della vecchia città ad opera di Akira. A capo della banda c’è Kaneda, un ragazzo buono di cuore, che lotta contro la banda dei clown, ragazzi più violenti rispetto agli amici di Kaneda. Durante una nottata di lotte contro la banda rivale, l’amico d’infanzia di Kaneda, Tetsuo, rimane coinvolto in un incidente. Rimasto ferito Tetsuo viene prelevato dalla polizia e portato in un centro medico. I medici scoprono che Tetsuo è l’ultimo ragazzo da “stuzzicare” per far uscire i suoi poteri cinetici e così iniziare il processo Akira, una sorta di evoluzione dell’essere umano. Kaneda decide così di salvare l’amico, ma scopre che Tetsuo è diventato una specie di mostro accecato dalle potenzialità dei suoi nuovi poteri. Inizia una lotta per salvare quel poco di umano che è rimasto in Tetsuo e la città intera.
La mia impressione
“Akira” non è un film che mi piace tantissimo, questa è la verità. Non è per colpa del genere, ma perché secondo me è un po’ confusionario. La trama è complessa e anche questa volta non sono riuscito a comprenderla in maniera chiara, anche se meglio rispetto all’ultima volta. Per esempio, alcuni flashback dei personaggi mi hanno generato un po’ di confusione perché secondo me fuori contesto in quel momento. Però nel 2009 non mi erano piaciute le musiche, mentre a questo giro ammetto che sono perfette, decisamente incalzanti e stile “apocalittico” con voci maschili di sottofondo che rendono l’atmosfera molto cupa e ben incentrata nello svolgimento della storia, che è avvincente, soprattutto all’inizio dove piano piano si conoscono tutti i personaggi coinvolti, soprattutto i protagonisti Kaneda e Tetsuo. La grafica riesce a tenere il passo degli anni, molte sequenze ancora oggi riescono a dare filo da torcere alle produzioni ordierne.
In conclusione
Akira è un film che piace o non piace, senza mezzi termini, ma che rimane indiscutibilmente un cult dell’animazione senza se e senza ma.
TITOLO ORIGINALE: AKIRA; REGIA: KATSUHIRO OTOMO; DURATA: 124MINUTI; ANNO: 1988; GENERE: FANTASCIENZA, DRAMMATICO.
VOTO: 8,5. Il webmaster manuenghel © 2013-2023
Revisione della recensione: 21-05-2023.
Aprite gli occhi e riflettete!
La frase…