Come visitare un tempio o un santuario

Il rispetto delle culture altrui è il primo passo per imparare a viaggiare

Il sito Timeout Tokyo ha pubblicato recentemente un bellissimo articolo dedicato al comportamento che un turista deve avere quando visita un tempio o un santuario in Giappone e devo dire che basta poco per rischiare di mancare rispetto verso questi luoghi sacri.

Una cosa che ho scoperto è che il tempio è tutta un altra cosa rispetto al santuario, io invece pensavo che alla fine erano la stessa cosa. Prima di tutto è l’architettura che li distingue, per esempio se vedi un cancello robusto con porte vuol dire che siamo davanti ad un tempio buddista, mentre invece se siamo di fronte ad un torii potremmo essere in procinto di visitare un santuario shintoista. Proprio quest’ultimi per esempio tendono ad essere luoghi aperti, mentre i templi sono luoghi chiusi.

Visitare un sito religioso in Giappone è come entrare in casa di qualcuno, bisogna non dimenticarsi di ringraziare chi ci ospita,  significa quindi di inchinarsi davanti alle divinità Kami nei santuari e davanti ai buddha nei templi. Normalmente si lascia nei santuari una piccola offerta in monete da 5 yen, ci si piega due volte, si applaude e poi ci si piega ancora una volta. In un tempio invece si inizia a offrire l’incenso prima di inchinarsi e iniziare a pregare, senza però battere le mani.

Una particolarità è che per esempio a Tokyo, ma questo ovviamente in tutto il Giappone, ci sono tempi e santuari dedicati ad ogni cosa, come all’amore, alla fortuna o altro e in ogni luogo si vendono piccoli amuleti chiamati omamori per aiutarti nel tuo specifico desiderio.

Prima di iniziare a pregare in un tempio si accende dell’incenso, chiamato osenko, e si fa un cenno con la mano per mandare un po’ di fumo verso se stessi. La cosa importante è non accendere un osenko con un altro bastoncino perché si crede che si assumerà la sfortuna del propretario di quel incenso.

Nei santuari invece si usa l’acqua presente ad ogni ingresso, ma quest’acqua non è assolutamente da bere, serve a purificarsi le mani, un gesto simbolico. Al massimo con la mano destra si raccoglie l’acqua con il mestolo, ne si versa un po’ nella mano sinistra e si fa solo il gesto di berla.

Come vedete ci sono piccoli accorgimenti da seguire in ogni luogo che si visita, così da non mancare di rispetto alle culture.

FONTE: TIMEOUT.COM

IMMAGINE DA: WIKIPEDIA