
THE FOREST OF LOVE
Scioccato, impressionato, allibito e forse persino quasi impaurito, queste sono state le sensazioni che ho provato nel vedere The Forest of Love di Sion Sono, il mio primo film di questo famoso regista giapponese. Certo è che questo film è per stomaci forti, non adatto a tutti, anzi forse sarebbe meglio vietato fino ad una certa età perché racconta una storia incredibile, che purtroppo è stata ispirata da fatti realmente accaduti. Non ho trovato niente a riguardo in internet, so solo che alla fine del film il regista ci omaggia con due righe sul caso accaduto e che è venuto a galla anni dopo gli eventi reali. La storia è un difficile intreccio tra personaggi all’apparenza non collegati fra loro che si unisco in un vortice di follia e depravazione oltre ogni limite. Un ragazzo, Shin, si unisce a due giovani registi dilettanti per fare un film da presentare ad un festival di Tokyo. I tre ragazzi coinvolgono una loro amica, Taeko che cerca di portare con sé anche l’amica Mitsuko, una ragazza devastata, insieme a Taeko stessa, da un evento successo durante la scuola. Mitsuko si rifiuta categoricamente, poi però subito dopo riceve una telefonata da un certo Joe Murata e inizia con lui una perversa e violenta relazione. Per caso Shin e i suoi due nuovi amici li vedono insieme e lo riferiscono a Taeko e incredibilmente scoprono che Murata è un uomo sociopatico e truffatore ad alti livelli che tempo fa aveva frodato la famiglia della stessa Taeko. Pronti ad aiutare Mitsuko, i quattro ragazzi iniziano a girare un film incentrato sulla vita di Murata, in questo modo mettono alla luce le truffe dell’uomo e cercano di far “aprire gli occhi” alla povera Mitsuko. Incredibilmente però Murata gira le carte in tavola e diventa lui il regista del film coinvolgendo in una spirale distruttiva e violenta tutti i cinque ragazzi e tutto questo mentre un serial killer uccide giovani ragazze.
Sono stato abbastanza sintetico sulla descrizione della trama, perché se iniziassi a scrivere tutti gli eventi che capitano nel film farei spoiler a manetta, rovinando la visione del film. Come ho scritto prima, secondo me il film non è per tutti bisogna avere lo stomaco forte, ci sono scene degne da film horror in stile splatter cruento, ma sopratutto bisogna essere forti nel vederlo perché è ispirato a un evento realmente accaduto. Non so quanto di ricostruito ci sia nel film e quanto invece sia inventato, purtroppo non ho trovato notizie in merito a questo serial killer e a Joe Murata, però mentre guardavo il film pensavo che era incredibile che possa essere successo una cosa del genere. The Forest of Love è un ottimo film, forte, che mette a nudo un Giappone diverso da quello che si vede, un Giappone dove non tutto va come dovrebbe andare. Sion Sono mi è piaciuto, ma mi ha sconvolto, ancora ho quella sensazione allo stomaco che tempo fa mi aveva regalato Old Boy. Trovo doveroso aggiungere che il film è potente anche grazie alle interpretazioni degli attori, in particolare Kippei Shina, in uno stato eccezionale, riesce a rendere perfettamente l’idea di che tipo è Joe Murata, con la sua parlantina, con la sua avvenenza serena che nasconde un mostro senza limiti. The Forest of Love, un film non per tutti.
TITOLO ORIGINALE: THE FOREST OF LOVE; REGIA: SION SONO; CAST: KIPPEI SHINA, KYOKO HINAMI, SHINNOSUKE MITSUSHIMA, ERI KAMATAKI; DURATA: 151minuti; ANNO: 2019; GENERE: THRILLER, HORROR.
VOTO: 8. Il webmaster manuenghel © 2019
Sono fortunata a morire in un giorno così bello…
La frase…