Purtroppo, come una ruota che gira a ciclo continuo, le nazioni del mondo parlano di militarizzazione e guerra, contrapponendo alle critiche il bisogno di uno Stato a difendersi da ipotetiche violenze che potrebbero subire e il mio amato Giappone non è da meno.
Recentemente il Primo Ministro Shinzo Abe e il parlamento hanno iniziato un opera di autorizzazione ai finanziamenti per il riarmo completo del Giappone, ora che i divieti post seconda guerra mondiale sono finiti. Con la scusa della minaccia della Corea del Nord, che comunque non è da sottovalutare, e la Cina con le isole contese, il Giappone “politico” che c’è al governo ha iniziato il finanziamento al settore bellico.
Mi sono sempre chiesto come mai ogni nazione al mondo per le armi trova sempre soldi e per le opere importanti per la comunità invece no.
Ad una conferenza tenuta al Museo d’Arte di Nakasaki, il famoso monaco buddista Jakucho Setouchi ha dichiarato che il suo amato Giappone sembra che sia tornato indietro nel tempo, a poco prima del secondo conflitto mondiale. Nel suo intervento ha inoltre detto che se questa tendenza politica continua, il Giappone tornerà nella stessa miseria di 60 anni fa.
Oltre al monaco buddista Setouchi-san, ha partecipato all’evento anche un artista molto famoso, Akihiro Miwa, che con i suoi 80 anni è il simbolo di chi ha vissuto l’epoca della guerra e le sue terribili conseguenze. Miwa-san è anche, suo malgrado, testimone della bomba atomica caduta a Nagasaki, anche se era piccolo, lui è stato testimone di quel periodo. Tra le lacrime ha raccontato la sua “esperienza di guerra” e sottolineando la sua contrarietà alle norme che il governo Abe-san vuole attuare in materia di armamenti.
Il mondo culturale del Giappone si muove, spero che il buonsenso fuoriesca e blocchi questa nuova corsa agli armamenti, perché come disse qualcuno due mila anni fa:
chi di spada ferisce, di spada perisce
E questa è storia.
FONTE: THE ASAHI SHIMBUN
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