Il Giappone ama Anne Frank a modo suo

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E’ passato qualche giorno dalla triste commemorazione dell’Olocausto perpetrato prima e durante la Seconda Guerra Mondiale ed ho trovato un particolare articolo sul perché il Giappone ammira moltissimo Anne Frank, la bambina di origini ebree autrice del suo famoso “Diario”.  La storia di Anne Frank è stata presentata in molti modi nel paese del Sol Levante tra cui manga, anime, mostre ed iniziative educative e mentre in Europa il “Diario di Anne Frank” è conosciuto come simbolo della persecuzione perpetrata dalla Germania Nazista nei confronti degli Ebrei, con conseguente genocidio, in Giappone invece il libro ha che fare con un problema di negazione del popolo giapponese.

Alain Lewkowicz, un giornalista francese che ha studiato il fenomeno Anne Frank in Giappone, ha dichiarato “essa riflette la tendenza del Giappone ad identificarsi con le vittime della Seconda Guerra Mondiale ignorando allo stesso tempo la responsabilità per le atrocità commesse dal suo esercito, che inoltre ha combattuto insieme alla Germania nazista. Anne Frank simboleggia l’ultima vittima della seconda guerra mondiale ed è così che la maggior parte dei giapponesi considerano il proprio paese a causa delle bombe atomiche. Una vittima, mai un autore”.

Una facciata del mio amato Giappone che non conoscevo. Ovvio pensare però che non tutti i giapponesi la pensano così, diciamo che tendenzialmente esiste questa tendenza, ma proprio secondo il giornalista francese, il popolo giapponese lentamente sta cambiando.

FONTE: THE TOKYO TIMES