Giappone e Russia e la lotta ai crimini contro natura

Innocent infant
Masashi Mochida / Foter.com / CC BY-NC-ND

Una notizia importante che riporto lettera per lettera da News Republic che a sua volta ha preso la notizia da Adnkronos. I crimini contro natura sono tanti e poco conosciuti e siccome la razza umana è recidiva a far del male alla natura che ci circonda questa notizia ci regala un po’ più di speranza per il futuro degli animali e di tutto ciò che ci circonda.

Roma, 19 apr. – (Adnkronos) – L’annuncio del Giappone che intende aumentare le pene per i reati legati al traffico illegale di fauna selvatica da uno a cinque anni di carcere, è arrivato subito dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha presentato una legge in Parlamento che rende un reato il contrabbando di specie a rischio, con possibili pene detentive per i colpevoli. Lo riferiscono Wwf e Traffic, il network internazionale di monitoraggio del commercio delle specie di flora e fauna, sottolineando che si tratta di decisioni che segnano un cambiamento nella percezione globale sulla serietà con cui tali crimini devono essere trattati.

La speranza delle associazioni è che “questo indichi una nuova volontà delle nazioni in tutto il mondo per revisionare e migliorare la loro legislazione in materia di crimine verso la fauna selvatica”. Nel 2012 una revisione della normativa russa sulla fauna realizzata da Traffic e Wwf ha proposto emendamenti alla legge federale russa che aumentino le sanzioni per il traffico illegale di specie rare e dei loro derivati. Mentre il parlamento russo deve ancora approvare la proposta del presidente per le pene che prevedono il carcere, il 31 marzo il governo ha aumentato il risarcimento dovuto da chiunque sia accusato di aver ucciso o traffichi parti di tigri e leopardi e altre specie in via di estinzione, tra cui alcuni rapaci, per 100.000 rubli.

Nel frattempo, il ministero dell’ambiente del Giappone ha annunciato che vuole il massimo della pena per le persone condannate per traffico illegale di fauna selvatica, da un anno di carcere o una multa di 10.400 dollari a cinque anni di carcere o una multa di 52.000 dollari. Il ministero ha inoltre in programma di aumentare le pene per le imprese riconosciute colpevoli di traffico di specie in via di estinzione per un massimo 100 milioni di Jpy (oltre un milione di dollari americani).

E’ la prima volta che vengono fatte sanzioni contro il traffico di fauna selvatica in Giappone in quanto la legge sulla conservazione delle specie minacciate di estinzione è entrata in vigore nel 1993, anche se altro lavoro è ancora necessario per portare le leggi sul commercio della fauna selvatica pienamente in linea con le pratiche moderne. Allo stesso tempo, il ministero ha anche annunciato la sua intenzione di vietare la pubblicità che incentiva la vendita di animali selvatici minacciati.

Questi annunci arrivano pochi giorni prima della riunione della Commissione delle Nazioni Unite sulla prevenzione del crimine e la giustizia penale (Ccpcj) che si terra’ dal 22 al 26 aprile a Vienna in Austria, dove i paesi si confronteranno sulle risposte della giustizia penale per il traffico di fauna selvatica, e avranno l’opportunità di richiedere formalmente ai governi di rendere il traffico di fauna selvatica un reato grave, una mossa che potrebbe significare fino a quattro anni di carcere, o una pena più grave per il condannato.

Lo scorso settembre la Nuova Zelanda ha annunciato un aumento delle misure, con sanzioni per i condannati per contrabbando di fauna selvatica aumentate fino a cinque anni di carcere, classificandoli come reati gravi. Nel frattempo, le sanzioni per i condannati per bracconaggio di rinoceronte in Sud Africa sono cresciute e comprendono le recenti condanne a 29 anni per i reati di bracconaggio, mentre a un condannato in Thailandia per traffico di corno di rinoceronte è stata data una condanna a 40 anni alla fine dello scorso anno.

FONTE: NEWS REPUBLIC