Anche quest’anno è tornata la Festival dell’Oriente a Torino ed io e Raphy non potevamo assolutamente mancare.
La manifestazione, che gira alcune città italiane durante l’anno, è diventata sempre di più il fulcro della cultura asiatica in Italia.
A Torino quest’anno, gli organizzatori hanno avuto una bellissima idea e cioè di dividere gli stand dedicati all’artigianato con quelli dedicati al benessere psico-fisico. In pratica il padiglione ovale del Lingotto Fiere è stato adibito completamente agli spettacoli, con due palchi, e ai vari produttori provenienti dall’Asia, mentre nell’altro padiglione hanno dedicato un area solo per il benessere, con numerosi stand dedicati allo Yoga, ai massaggi, a terapie alternative e quant’altro. Facendo in questo modo il pubblico non era completamente stipato in un unico padiglione, ma in due, quindi si poteva tranquillamente camminare, anche se nelle ore centrali un po’ di confusione c’era sempre, ma normale visto l’enorme affluenza. In più quest’anno hanno fatto altri due festival, quello Holy e quello irlandese. Per quanto riguarda la manifestazione Holy era composto da un semplice palco all’aperto dove si faceva musica da discoteca, cantata forse in indiano non saprei, con decine di ragazzi che si lanciavano, in stile “gavettoni”, sabbia colorata. Risultato? Una simpatica e colorata guerra tra giovani ragazzi del liceo e qualche adulto infiltrato che si godevano la piena libertà che questa manifestazione offre. Personalmente non mi è piaciuto molto, sopratutto il discorso della musica dance, ma non sono più giovane come una volta, quindi il mio giudizio vale poco………
Il Festival irlandese invece era subito dopo quello Holi, al chiuso in un altro stand, ma io e Raphy non abbiamo avuto il tempo di vederlo e sinceramente a noi piaceva di più girare tra i profumi d’oriente e vedere gli spettacoli.
Per quanto riguarda proprio gli spettacoli, anche questa volta il Festival si è superato, non solo perché hanno portato ancora i fantastici MasaDaiko con i loro tamburi da guerra giapponesi, ma hanno fatto esibire anche nuovi artisti bravissimi e taluni veramente simpatici. Per esempio c’era una specie di cerimonia del tè cinese molto coreografico, poi è stato il turno delle danzatrici del ventre fino al ballerino egiziano con i suoi movimenti “rotatori”. Insomma una grande festa piena di musica e divertimento. Penso che oltre ai MasaDaiko, le performance che hanno entusiasmato il pubblico sono stati che i due gruppi coreografici dei ballerini in stile Bollywood, la loro carica di vitalità hanno contagiato tutti fino a far ballare il pubblico sia sul palco che direttamente nei posti a sedere di fronte a loro.
Ancora una volta il Festival dell’Oriente mi ha piacevolmente sorpreso e così vi lascio sia il breve video che le immagini, piccole chicche dedicate a chi purtroppo non ha potuto andare, ma tenete d’occhio il sito ufficiale della manifestazione, altre date ci saranno…
SITO UFFICIALE: FESTIVAL DELL’ORIENTE